:.. IN VIAGGIO CON L’ARCHEOLOGIA ARALDICA :.. CALABRIA :.. LA FAMIGLIA LAUREANA/I DI NICOTERA (VV) :..

..:..

ALBERO

GENEALOGICO

DELLA

FAMIGLIA

LAUREANA

O

LAUREANI 

Partiamo

dallo

stemma

della

famiglia

Laureana

/

Laureani:

scudo

azzurro

coronato

da

corona

imperiale,

nel

cui

centro

un

alloro,

fiancheggiato

da

due

leoni,

color

di

oro,

i

quali

cercano

da

due

lati

salirvi,

e

tre

stelle

dorate

a

quattro

raggi

per

ciascuna

al

di

sopra.

(Cenno

Genealogico

della

Famiglia

Laureani

da

Nicotera

del

1780,

pubblicato

a

Napoli

nel

1867

dalla

Tipografia

Vara.)

..:..

Gregorio

Laureana

(Canonico,

primo

Penitenziere

della

Cattedrale

di

Nicotera)

..:..

FRANCESCO

LAUREANA

(N.

12/05/1680)

sposò

Paolina

Polito.

..:..

FIGLI:

 ANTONIO

LAUREANA

(N.

29/05/1712 

+:+

M.

02/10/ 1771)

sposò

la

nobile

Marzia

De

Raco.

+:+

FIGLI:

Pasquale

Laureana

(N.

24/01/1733 

+:+

M.

Francavilla

in

Puglia

1781)

(Vicario

Generale

della

Diocesi

di

Cotrone

ed

Aria,

poi

Vescovo

di

Castellaneta

in

Puglia.)

Ritratto

di

Monsignor

Pasquale

Laureana.

Ritratto

di

ecclesiastico

(dipinto,

1700

+:+

1799)

presente

al

Palazzo

Vescovile

di

Nicotera.

Il

dipinto

raffigura

il

vescovo,

a

mezza

figura,

con

cartiglio

nella

mano

sinistra.

In alto è dipinto il suo stemma vescovile raffigurante due rampanti ai lati di un albero.

:.. ISCRIZIONI sul lato destro – ABB.V. I. D. D. PASCHALE LAUREANA CIV. NICOTEREN VICAIUS SALIS CROTONEN AETATIS SUAE AN. XXIII A. DNI MDCCLXVI POST OBITUM EIUSDEM COTRONEN EPISC. AD IDEM VICARIALE MUNUS AB HENRICO CELAJ… URICE EPISCOP. VOCATUS UBI DUM CASTELLANETA ECCLA EPUS ELECTUS FUIT OBDORMIVIT IN DNO AN. MDCCLXXXI. ABB. FRANC. ANT. LAUREANA EIUS PRONEPOS RESTAURARE CURAVIT   AN. DN 1822 – corsivo – a pennello – latino.

Opera di ignoto pittore calabrese del XVIII secolo, fatta restaurare nel 1822 da Francesco Antonio Laureana, pronipote del vescovo di Castellaneta, Pasquale Laureana, morto nel 1781.

:.. Antonino Laureana (canonico, morto con fama di santità)

:.. Gregorio Laureana (canonico)

:.. FRANCESCO LAUREANA/I (N. 29 /05/1730 – M. 22/01/1809)

Ermia de Falvo di Cosenza, nobile e sposa (08/09/1760)

:.. FIGLI: Gregorio (N. 25/05/1780 – M. 18/06/1840) e Vincenzo sposo della nobile Caterina Lacquaniti.

:.. VINCENZO LAUREANI*

Figlio di Francesco Laureana/i (N. 29/05/1730 – M. 22/01/1809)

Dottore di legge, Luogotenente in Nicotera, Governatore e Giudice in varie città.

Caterina Lacquaniti di Mileto (VV), nobile e sposa (27/07/1786)

:.. FIGLI:

Francescantonio Laureani (Canonico Penitenziere della Cattedrale di Nicotera), Domenico Laureani (Sacerdote), Serafina Laureani (Sposata al nobile Lorenzo Brancia come dai capitoli del 1806), Pasquale Laureani (morto in gioventù)

+:+:+

+:+

+

 CLEMENTE

LAUREANI

FIGLI:

Vincenzo

Laureani,

(Canonico

della

Cattedrale

di

Nicotera,

Predicatore,

Professore

e

Rettore

del

Seminario

Vescovile)

+:+

Francescantonio

Laureani

(Sacerdote)

+:+

 PASQUALE

LAUREANI

(N.23/07/1823 

M. 24/09/1891)

Cavaliere e Sindaco di Nicotera per 12 anni

:.. FIGLI:

:.. Francesco Laureani (N. 03/05/1858,  Avvocato e Vice Pretore :.. Vincenzo Laureani, Professore di Filisofia e Lettere, ecc. :.. Clemente Laureani (N. 02/12/1865 – M. 30/04/1920) Insegnante :.. Domini Laureani (N.1872 – M.07/06/1930)

“Pasquale Laureani” di Clemente nato a Nicotera in Calabria il 23/07/1823, vi moriva il 24/09/1891, alle ore 4 p.m)

Consigliere Comunale, Sindaco di Nicotera (VV), Cavaliere della Corona d’Italia (medaglia o onorificenza) per nomina regia, ecc.

Uomo onesto e imparziale, leale e sincero, ereditò nelle tradizioni di famiglia una nobiltà di carattere che lo rese stimabile a tutti; una dolcezza nella condotta della vita, che lo rese amabile a tutti; una espansione di cordialità che lo rese amico di tutti!

Vita esemplare, conoscenza e educazione scientifica e educatore verso i figli (Francesco Maria di Paola, Vincenzo, Clemente e Francesca)

Il primogenito Francesco si è un distinto come avvocato del Foro Calabrese, il secondogenito Vincenzino, giovanissimo autore di stupende monografie, fu precoce e valente Professore di scienze e lettere e insegnante nei Licei governativi.

Il Cavaliere “Pasquale Laureani” capo della nostra amministrazione comunale, gentiluomo, cittadino, consigliere e sindaco, Cavaliere del Re e della città, ecc.

(Cav. Vincenzo Coppola dei duchi di Canzano)

:.. GREGORIO LAUREANI (25/05/1780 – 18/06/1840)* – Olimpia Brancia di Nicotera, nobile e sposa (15/06/1802)

Figlio di Francesco Laureana/i (N. 29/05/1730 – M. 22/01/1809)

+:+

 FIGLI:

 PASQUALE

LAUREANI

(N.

Nicotera,

08/07/1814

+:+

M.

Nicotera,

20/03/1877) 

TRISAVOLO

O

TRISNONNO

MATERNO

A

PASQUALE 

LAUREANI

GENTILUOMO

COLTO

PER

LETTERE

E

COSTUME,

PROFESSORE

DI

LEGGE,

E

POETA

(FRANCESCO

ADILARDI)

QUESTO

BREVE

ARTICOLO

PER

STIMA

ED

AFFETTO

DEDICAVA

Dedica ricevuta dall’illustre uomo di legge e di cultura,

originario di Nicotera (VV),

autore di studi e saggi di storia ecclesiastica calabrese,

ma anche di archeologia e di araldica,

FRANCESCO ADILARDI

(1815 – 1852)

per

un

componimento

di

Pasquale

Laureani

su

di

lui.

Questa

dedica

è

presente

su

un

breve

articolo

genealogico

della

nobile

famiglia

di

afflitto

nicoterese,

stampato

a

Napoli

presso

la

tipografia

di

Porcelli

(1849).

Dottore

di

legge,

Pretore

di

Mandamento,

Autore

di

elogiati

scritti

giuridici,

scientifici,

filosofici

e

letterari.

Maggio 1837 – Certificato di Laurea presso Regia Università degli Studi di Napoli

in Belle Lettere e Filosofia del Cavaliere “Pasquale Laureani” (1814 – 1877)

con Magna cum laude «con grande lode».

Uomo provvisto di finissima sensibilità culturale, fortemente attaccato ai doveri dello Stato che ha dato contributo essenziale alla crescita del nostro paese (Italia), pur non essendo nativo di Filadelfia (VV).

Socio onorario e corrispondente di rinomate Accademie scientifiche, letterarie e umanitarie italiane e estere.

Diploma

rilasciato

a

Pasquale

Laureani

nel

1870

dal

Presidente

Generale

della 

Società

Italiana

di

Storia

e

di

Archeologia.

+:+

Nel

corso

della

sua

attività

professionale,

prestò

servizio

in

qualità

di

Pretore

in

ben

sette

Mandamenti:

Nocera

Terinese,

Monterosso

Calabro,

Dipignano,

Serra

San

Bruno,

Mileto,

Gimigliano,

ed

infine,

con

decreto

del

23

dicembre

1871,

venne

meritoriamente

promosso

dalla

26a

alla

16a

categoria

con

nomina

di

Regio

Giudice

nel

mandamento

di

Filadelfia.

+:+

Fondatore

nel

1874

della

“Società

Operaia

di

Mutuo

Soccorso”

di

Filadelfia”,

antica

Istituzione

tutt’ora

presente

e

attiva

in

Calabria

in

provincia

di

Vibo

Valentia.

Presiedente

lo

stesso

Laureani,

Vice

Presidente

Giovanni

Gemelli,

appartenente

a

onorata

e

antica

famiglia

del

luogo

(allora

direttore

capo

divisione

al

Ministero

dell’Interno,

di

poi,

promosso

Prefetto

del

Regno).  

                                   

L’istituzione

divenne

in

breve

tempo

la

base

unificante

di

vari

ceti

sociali.

Qui confluirono molti cittadini, alcuni divenuti personaggi illustri, uomini che lasciarono un segno indelebile nei vari settori della vita umana.

Il 27 Settembre dello stesso anno, il Laureani pronunciò il  Discorso augurale sottolineando l’importanza del Sodalizio e, con la collaborazione e la competenza di altre figure appartenenti alla società filadelfiese, scrisse lo Statuto andato in vigore nell’anno successivo.

L’opuscolo venne stampato nel 1875 a Catanzaro dalla Tipografia dell’Orfanotrofio e, per l’occasione, pronunciò un secondo Discorso.

Come gran parte dei funzionari del Regno, si mantenne fedele al governo Borbonico e, a dimostrazione di ciò, nel 1860 pubblicò un volumetto intitolato:

“Omaggio di un suddito fedele al suo signore”.

La citazione, inserita nelle prime pagine del volume è molto significativa e diretta:

Viva il Re – Viva il Principe Erede al Regno – Viva la Reale Famiglia.

La raccolta comprende una Cantata, un’Ode, e due Sonetti dedicati a Ferdinando II, Re del Regno delle due Sicilie; altri componenti li dedica alla famiglia Reale.

Nel 1861, da Nocera Terinese, quale Pretore Mandamentale, venne trasferito a Monterosso Calabro, dove scrisse e pubblicò una interessante monografia: “Cenno storico sulla terra di Monterosso della Calabria Ultra 2^”.

Quale dotto avvocato, scrisse ed espose con chiarezza “Poche osservazioni sul Codice di Procedura Civile Italiano”.

Il volume, pubblicato nel 1868 a Napoli presso la Tipografia Vara, lo dedicò ai figli.

In questo scritto, il Laureani proponeva di modificare alcune disposizioni legislative di procedura civile, “correzioni che andrebbero applicate per il bene dei popoli”.

L’autore, con alle spalle una solida preparazione giuridica, forniva in questo sua esposizione una serie di motivazioni chiare e convincenti.

Nel 1871, prima di lasciare definitivamente il piccolo comune Gimigliano, dove era stato nominato Pretore, scrisse un volumetto dal titolo “Notizie Storiche di Gimiliano”.

Questo lavoro, dedicato al Commendatore Carlo Dott. Venturini, traccia una storica descrizione della piccola cittadina, menzionando luoghi, personaggi, fatti e date.

L’opuscolo, risulta di notevole interesse per i cultori di storia patria.

Nello stesso, è inserito dall’autore un sonetto dedicato alla cittadina di Gimigliano, ed a conclusione di questa sua ricerca, inserisce un’ode di addio al paese che, con amore, dedizione e competenza servì da dotto Giudice del Regno.

Nello stesso volume, è interessante leggere la scheda biografica, che, il Comm. Prof. N. Portalupi fa del Laureani.

Nel dicembre del 1871 con decreto emanato dal Ministro della Giustizia del Regno d’Italia, venne trasferito da Gimigliano al mandamento di Filadelfia.

Qui, oltre a svolgere egregiamente il compito di Giudice del Regno, da storico attento e da indagatore paziente e scrupoloso, attratto dall’antico sito di Castelmonardo e della fondazione della nuova Città, scrisse nel 1873 una monografia dal titolo: Abbozzo Storico di Filadelfia in Calabria Ultra II.

Pasquale Laureani descrive la posizione geografica del territorio, tratta le origine del nome di Castelmonardo, elenca e mette in luce il valore di alcuni personaggi illustri, espone le vicende politiche, parla di episodi di vita locale, dei terremoti, si sofferma sulla fondazione della Nuova Filadelfia, ed a conclusione del suo lavoro, chiude il sipario della sua ricerca, fornendoci ragguagli storici e geografici sui territori limitrofi di Montesoro, Francavilla Angitola, Acconia e Polia.

Studioso e appassionato ricercatore di memorie storiche, scopre nella chiesa di San Teodoro una lapide sepolcrale portata da Castelmonardo con l’iscrizione 1B22, ritenuta dall’eminente storico, scrittura greco – romana.

Descrive lo stemma Comunale, la sua storia e il significato degli elementi araldici che lo compongono.

Parla di un antico monastero dipendente dalla Chiesa di Calavrici o Calavrici (oggi contrada nel comune di Curinga, confinante con il comune di Filadelfia), dove si svolgeva una fiera, e si diceva di una Badessa che andando a trovare il suo amante fu divorata dai lupi.

Gli addorolatissimi figli Gregorio e Francesco Laureani partecipano alla S.V.illma (Signoria Vostra Illustrissima) la irreparabile e amara perdita del loro venerato e diletto genitore Avv. Pasquale Laureani fu Gregorio Cav. Uffiziale dell’Ordine Equestre Nichan Iftikhar di Tunisi, Patrizio della Repubblica di San Marino, Pretore di 1 classe del Mandamento di Filadelfia (VV) in Calabria, Presidente d’onore, Socio onorario e corrispondente dei più cospicui Consessi scientifici, letterari, umanitari, artistici d’Italia e stranieri, con varie decorazioni al merito, ecc, ecc; avvenuta alle ore sei pomeridiane di oggi in seguito a penosa e lunga malattia.

Una pace per l’anima del caro estinto.  Nicotera, 20 Marzo 1877

:.. FIGLI:

:.. Gregorio Maria Laureani (N. 25/10/1846 – M. 28/12/1908 nel terremoto di Messina)

Professore esimio di lingua francese, autore di pregiati scritti. Socio di molte Accademie italiane.

Cancelliere nel Consolato Generale di Turchia in Messina

Elenco dei presunti morti nel disastro del 28 dicembre 1908, Municipio di Messina (seconda pubblicazione)

Annunzi n. 14087 a pag. 1173

Laureani Gregorio fu Pasquale e fu Naso Chiara, d’anni 62, nato a Nicotera, marito di Cozza Nunzia.

(Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia n. 087 del 14 Aprile 1910)

Il terremoto di Messina (magnitudo 7.2 dell’11° della scala Mercalli), si abbatté violentemente sullo Stretto, colpendo Messina e Reggio Calabria in tarda nottata, alle 5:20 ora locale.

Messina, che all’epoca contava circa 140.000 abitanti, ne perse circa 80.000 e Reggio Calabria registrò circa 15.000 morti su una popolazione di 45.000 abitanti.

Altissimo fu il numero dei feriti e catastrofici furono i danni materiali.

Le scosse di assestamento si ripeterono con frequenza nelle giornate successive e fin quasi alla fine del mese di marzo 1909.

(Edoardo Laureani (N. Orte (VT) , 1899 – M. Roma, 1959), mio nonno materno sopravvissuto sotto le macerie al terremoto di Messina perde nel sisma lo zio Gregorio Maria)

:.. FRANCESCO DI PAOLA LAUREANI (N. 19/12/1848 – M. 30/01/1920)

BISNONNO MATERNO

Dottore di legge. Pretore di Mandamento, poi Giudice.

Autore di scritti.

Socio corrispondente ed onorario di accademie scientifiche.

:.. FIGLI:

:.. EDOARDO LAUREANI (N. Orte, 1899 – M. Roma, 1959)

NONNO MATERNO MATERNO

Laurea in Giurisprudenza con 110 e lode presso L’Università degli Studi di Napoli Federico II.                               

Bibliotecario presso Università la Sapienza di Roma, Casa dello Studente a Via del Macao.

:.. ESPONENTI DELLA FAMIGLIA LAUREANA o LAUREANI  che si sono distinti per il loro operato.

Discendente da antico e nobile casato, PASQUALE LAUREANI (N. Nicotera, 08/07/1814 – M. Nicotera, 20/03/1877), mio trisavolo o trisnonno materno, nasce a Nicotera  da Gregorio Laureani e da Olimpia Brancia, gentildonna  meridionale che muore in fama di santità.

Sposa Naso Chiara, appartenente al patriziato siciliano, famosissima famiglia che, trasferitasi (un ramo) in Calabria, diede alla chiesa numerosi prelati.

:.. FIGLI: Gregorio Maria Laureani e Francesco di Paola Laureani (N. 19/12/1848 – M. 30/01/1920)

In gioventù, si mostrò particolarmente attratto dalla poesia, tanto da scrivere una raccolta di liriche intitolata “Poesie”, le composizioni sono di vario genere ed il volume venne pubblicato a Napoli nel 1840 dalla Tipografia Porcelli.

Il Laureani, dopo aver percorso tutto l’iter degli studi per raggiungere il dottorato in giurisprudenza, ed aver superato brillantemente una serie di prove di esami nel settore giudiziario, raggiunse la prestigiosa carica di Pretore, mansione che svolse con grande imparzialità ed incredibile zelo.

Il Cavaliere “Laureani Pasquale”, Pretore a Filadelfia, nel 1774 fonda la Società Operaia di Mutuo Soccorso “Onestà e lavoro”, elabora lo Statuto, ricopre per primo la carica di Presidente.

Per l’occasione pronuncia un poderoso discorso in cui manifesta l’auspicio di “rendere insigne l’associazione operaia di Filadelfia fondata sulla filantropia, sulla carità, sull’amore, volta a promuovere l’istruzione… che ov’è l’istruzione è il lume, si toglie l’oscurità dell’ignoranza, si comprendono i propri diritti, i propri doveri, si mira meravigliosamente al bene dell’individuo, al bene della convivenza generale…”
In detto discorso traccia le linee programmatiche fondamentali del Sodalizio che, grazie a lui, vanta una anzianità temporale seconda soltanto alla Consorella di Nicastro.
A seguito di promozione, lascia la nostra città dopo aver scritto una “Monografia su Filadelfia“, purtroppo non rintracciabile nelle biblioteche. 

Nel mese di Aprile del 1877, il Laureani, recandosi a Polia, comune del mandamento di Filadelfia (VV), per motivi di lavoro , dopo aver fatto a piedi il viaggio, mediante le pessime strade, sudò, fu colto anche dalla pioggia e, a causa di ciò, si ammalò gravemente di polmonite.

Ritornato nella sua patria, Nicotera, dopo 33 giorni di malattia con la speranza di trovare nel paese natio quel giovamento che l’arte medica non aveva saputo prestargli, trovò invece la morte!

In ordine cronologico è il primo studio storico sulla nostra città.

Egli è pure decorato dall’Ordine Equestre Nichan Iftikhar di Tunisi, di cui è Cavaliere – Uffiziale (onorificenza , di cui vengono insigniti illustri personaggi, gli fu conferita con Firmano (Decreto reale o ordine del sultano in alcuni stati islamici storici) 22 Rebia Elula – 19 maggio 1873  con la facoltà del Re d’Italia per fregiarsene, conceduta nell’Udienza del 31 Agosto 1873 – N.1670.

Il Nīshān al-Iftikār (Ordine della Gloria) fu un ordine cavalleresco tunisino fondato nel 1835 da Al Mustafa ibn Mahmud, Bey di Tunisia.

L’ordine venne concesso sino alla costituzionalizzazione del governo dei Bey, venendo abolito ufficialmente il 25 luglio 1957 a Tunisi.

Fu nominato anche Commendatore Gran Maestro del venerabile Ordine di San Salvatore di Mont Rèal, Gerusalemme, Rodi e Malta e con il titolo di Patrizio della Repubblica di San Marino.

Dotte e commoventi parole, furono pronunziate dal degno Pretore del Mandamento di Nicotera, il Signor Antonio Marzano Englen in elogio dell’esimio trapassato suo collega.

Il nobile ed erudito Professor ginnasiale Signor FRANCESCO BRANCIA fu DIEGO, valentissimo cultore della lingua di Cicerone, fece leggere sul feretro del caro estinto la seguente bellissima iscrizione latina, che tanto piacque in Nicotera:

D.O.M.  PASCHALIS LAUREANI  EQUES COMMENDATARIUS  MONTIS TITANI REIPUB: PATRICIUS, PHILADELPHIAE INTEGERRIMUS PRAETOR, BONAEQUE FIDEI HOMO, QUI LITERAS MORIBUS, MORES LITERIS EXCOLUIT IMMEDICABILI MORBO IMPLICITUS FATO CESSIS ANNO SUAE AETATIS LXII – R .S. MDCCCLXXVII

Luigi

Accattatis,

considerato

uno

dei

maggiori

rappresentanti

della storiografia calabrese,

nell’indagare sull’operato del

Laureani così scriveva:

L’illustre

Magistrato,

il

cittadino

benemerito

e

filantropo

(Chi

svolge

o

sostiene

una

attività

benefica,

alla

luce

di

un

umanitarismo

vagamente

religioso

o

filosofico.),

il padre

amorosissimo

chiude

gli

occhi

alla

luce

del

giorno

il

20

marzo

1877.

Una

morte

così

inaspettata,

lasciò

la

famiglia

e

gli

amici

immersi

nel

più

profondo

dolore.

Nel

Giornale

Napoletano:

Il Salvatore ,

Anno

11°

troviamo

i

titoli

delle

molte

produzioni

inedite

del

valoroso

scrittore

Pasquale

Laureani

e

la

lunga

serie

delle

onorificenze

da

lui

meritate.

..:..

IL

CASTRUM

E

L’AQUILA

 

L’opera

di

Pasquale

Laureani:

Abbozzo

storico

di

Filadelfia,

edita

nel

1873,

rappresenta

il

primo

“progetto”

di

recupero

della

memoria

storica

e

dell’identità

di

un

luogo

lontano

nel

tempo:

Castelmonardo,

e

del

suo

doppio,

edificato

dopo

il

terremoto

del

1783:

Filadelfia.

Il presente volume:

Il Castrum e l’Aquila,

vuole essere un omaggio ad un personaggio per vari motivi ignorato

e sottovalutato, ma da riscoprire, nella consapevolezza che rappresenti

la singola Onda evocata da Italo Calvino,

provocata dalla convergenza e dal confronto di onde diverse che,

differenziandosi per velocità, forza e direzione,

hanno segnato, e continuano a segnare,

la fisionomia storica ed identitaria di una comunità.

..:..

FRANCESCO

DI PAOLA

LAUREANI

( N.19/12/1848 – M. 30/01/1920)

Bisnonno materno

Laurea in Giurisprudenza con la lode.

Con la carica di Pretore (defunto a Nicotera (VV) nel 1920)

firmò l’atto formale della proclamazione dell’Unità d’Italia

il 17 marzo 1861, che sancì la nascita del Regno d’Italia.

Vittorio Emanuele II viene proclamato Re d’Italia dal Primo Parlamento Nazionale, eletto, secondo la legge Piemontese, su una base rigidamente censitaria.

..:.. Attestato di richiamo al servizio del Pretore Francesco Laureani,

titolare già del mandamento di Nocera Umbra (PG).

Il documento certifica il suo nuovo incarico al mandamento di Ceprano (FR)

su proposta del Guardasigilli Ministro Segretario di Stato

per gli Affari di Grazia e

Giustizia e dei Culti di Vittorio Emanuele III di Savoia

(Napoli, 11/11/1869 – Alessandria d’Egitto 28/12/1947),

Re d’Italia.

Decreto del Guardasigilli Ministro Segretario di Stato

per gli Affari di Grazia e Giustizia e dei

Culti di Vittorio Emanuele III di Savoia,

Re d’Italia.

Italia, Piemonte, Racconigi (Cuneo), 27 Luglio 1903

La località piemontese di Racconigi (Cuneo) è nota per il suo castello,

residenza dei reali sabaudi,

dove nacque l’ultimo re

(dal 1944 al 1946 dal 9 maggio 1946

al 18 giugno dello stesso anno)

d’Italia Umberto II di Savoia,

Luogotenente Generale del Regno d’Italia.

N.B.

..:..

Il mandamento

del Regno d’Italia

era una suddivisione

amministrativa italiana,

a livello sovracomunale,

intermedia tra il circondario

e il comune che svolgeva

funzioni

amministrative e giudiziarie.

..:..

Decreto – Provvedimento di carattere

legislativo o amministrativo emanato

da un organo del potere esecutivo:

d. ministeriale,

presidenziale;

d. di nomina,

di autorizzazione.

..:..

GABRIELE

LAUREANI

( N. Roma, 14/09/1788 – Roma, 14/10/1849)

è stato un sacerdote, bibliotecario e archivista italiano.

Mons. Gabriele Laureani

ha studiato al seminario romano.

Dopo l’ordinazione sacerdotale divenne

professore di letteratura e retorica greca al Collegio Romano.

Fu anche membro dell’Accademia dell’Arcadia

nel 1820 con il nome di pastore Filandro Geronteo

e del suo custode generale nel 1828.

Papa Gregorio XVI lo nominò secondo il 19 ottobre 1831

e il 12 febbraio 1838 primo custode della Biblioteca Vaticana

e nel 1838 gli conferì il titolo di Prelato della Casa Pontificia.

Il 22 novembre 1843 Gabriele Laureani

divenne consultore della Congregazione Index

(in latino Index librorum prohibitorum,

l’Indice dei libri proibiti)

e il 2 febbraio 1844 canonico di San Pietro in Vaticano.

Papa Pio IX lo nominò il 13 maggio 1848 membro

del Consiglio Superiore (Alto Consiglio),

Camera alta dello Stato Pontificio.

Nel

1849

Gabriele

Laureani

rifiutò

di

prestare

giuramento

alla

Repubblica

Romana

adducendo

il

motivo

che

la

Biblioteca

Vaticana

apparteneva

al

Papa

come

vescovo

di

Roma

e

non

come

capo

dello

Stato

Pontificio.

..:..

CONTINUA

IL

VIAGGIO

..:..

AUTORE

E

FOTOGRAFIA:

ALESSANDRO

FAGIOLO